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Il Signore si prende cura

  • Immagine del redattore: cascinamariet
    cascinamariet
  • 20 set 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

Al via il cammino dell'Equipe Giovani per la carità 2020-21.

Cascina Mariet a Sellere è un luogo davvero speciale. Era la cascina della nonna di Bartolomea e lì lei si ritirava una volta al mese per stare più intensamente in ascolto del suo Amato.

Lì Lui parlava al suo cuore e le mostrava i suoi progetti di bene…


Anche oggi, in quel luogo, un gruppo di giovani si ritrova un sabato al mese e si mette in ascolto del Signore. È l’équipe Giovani per la Carità. Questo cammino, iniziato diversi anni fa, è un percorso di crescita personale, di maturazione nella fede e di servizio ad altri giovani. Ha un ciclo triennale scandito da tre tappe: il Convegno a Lovere, che lancia un tema di riflessione (il prossimo dovrebbe essere nel 2022), il Raduno per approfondire alcuni aspetti del tema, in un luogo scelto di volta in volta (nel 2021 sarà a Bari), e infine la formazione più approfondita per chi vive questo percorso in modo più continuativo e a servizio degli altri. Sabato 12 settembre 2020 l’Equipe ha iniziato questa terza tappa, guidati come sempre da Sr Agnese.


Ci ritroviamo nel salone di Cascina Mariet. È bello rivedersi. I nostri volti dicono affetto e voglia di stare insieme, anche nascosti dalle mascherine. Sul tavolo ci sono il caffè e i biscotti per rifocillarsi. C’è chi viene dalla zona Milano-Brianza, chi dalla zona di Bergamo o di Cremona, chi dal Trentino... Oggi siamo una ventina. Alcuni purtroppo non sono potuti venire. È ancora una bella giornata di sole e così ci sediamo in giardino, all’ombra della betulla e del caco, per un primo momento di condivisione. Ci ritroviamo così, raccontandoci cosa ci appesantisce, ci preoccupa in questo periodo e cosa ci dà forza, ci sostiene. Noto come tutti, sia i più giovani che gli adulti, viviamo fatiche quotidiane. Questo mi fa sentire meno sola! Inoltre emerge come la cosa che più ci dà forza nel cammino è la relazione con gli altri, con gli amici nella fede e con chi ci dona amore incondizionato. Penso che anche per me è così. Gli amici nella fede sono proprio un dono del Signore!


Il nostro incontro prosegue in salone. Invochiamo lo Spirito e ci mettiamo in ascolto della proposta di quest’anno: da qui a gennaio faremo gli esercizi spirituali nel quotidiano, un metodo per l’ascolto di Dio e del nostro cuore, a partire dalla Parola, per riordinare la vita. Il tema sarà: “Bisognosi di guarire”. Ho subito la percezione di ricevere un dono. Mi sento nel posto giusto, al momento giusto. Questi mesi di emergenza sanitaria ci hanno fatto sperimentare situazioni mai vissute prima, spesso faticose, e il futuro è ancora incerto. La vita in famiglia, la lontananza dagli amici e dal lavoro hanno messo al centro della nostra attenzione le relazioni. Nel bene e nel male, nelle fatiche e nelle gioie. E spesso, anche se non ne siamo consapevoli, siamo malati proprio nel nostro mondo relazionale, affettivo, interiore, per l’amore che non abbiamo ricevuto e per quello che non riusciamo a dare. Il nostro cammino di esercizi inizia così, riconoscendo il nostro malessere, aprendo gli occhi sulla nostra malattia, facendo nascere in noi il desiderio di una vita più sana, più ricca, più santa. Ecco quello che vogliamo, ponendoci ai piedi di Gesù, chiedendo a Lui di guarire il nostro cuore.


Per l’équipe è una nuova esperienza. Una volta alla settimana ci prendiamo l’impegno di ritagliarci un’ora di meditazione con l’ascolto della Parola, domande su cui riflettere, esercizi per fare luce sulla nostra vita. Accogliamo la proposta fiduciosi che sia una cosa buona, magari ci costerà un po’ di fatica, ma ne varrà la pena.

Torniamo in giardino per un momento di gioco e relax prima della cena. Non manca il delizioso gelato del nostro Luca e i giochi di Annalisa e Sara che rendono la serata un’occasione di vero divertimento. Concludiamo con la preghiera e un arrivederci al mese prossimo. Tornando alla macchina guardo il cielo stellato e ho la chiara percezione che il Signore si prende cura di me, di noi, in modo particolare qui, a Cascina Mariet.


Laila

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